Argilla

Che cos’è l’argilla?

Si tratta di un sedimento molto fine, costituito da granuli di diametro inferiore ai 3,9 micrometri, che trova utilizzo sia in cosmesi che in ambito medico, sotto forma di integratore alimentare.

 

A cosa serve l’argilla?

La sua assunzione per via orale viene proposta soprattutto per combattere disturbi che possono colpire l’apparato digerente. Più nello specifico, essa viene utilizzata contro la nausea, diarrea, disturbi gastrici e sindrome del colon irritabile.

L’ipotesi teorica è che essa leghi alcuni metalli e ne prevenga l’assorbimento all’interno dello stomaco e dell’intestino; perciò viene anche utilizzata per curare o prevenire l’avvelenamento da metalli tossici come il mercurio.

L’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) non ha però approvato il claim secondo cui l’argilla (in particolare l’argilla verde) potrebbe: aiutare una corretta digestione; contribuire al comfort digestivo e al normale funzionamento del tratto gastrointestinale; aiutare a ridurre i fastidi gastrointestinali; agevolare il transito gastrointestinale, contribuire a regolare la digestione e ad un più generale benessere digestivo.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Non risultano esservi condizioni conosciute in cui la sua assunzione potrebbe interferire con quella di medicinali o di altre sostanze; in caso di dubbio, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico.

Alcuni tipi di argilla si sono dimostrati sicuri se assunti via bocca per un breve periodo di tempo (3 mesi) in dosi non superiori ai 3 grammi. L’utilizzo a lungo termine potrebbe invece determinare una riduzione dei livelli di potassio e di ferro; per questo motivo il suo impiego potrebbe essere controindicato in caso di ipopotassiemia e di anemia. Inoltre, non è possibile escludere aprioristicamente il rischio di problemi respiratori, di debolezza muscolare, di blocchi intestinali, di formazione di piaghe sulla pelle e di avvelenamento da piombo.

In fase di gravidanza, il suo utilizzo via bocca potrebbe invece causare il rischio di aumento della pressione e di gonfiori; per quanto riguarda l’allattamento, le informazioni ad oggi disponibili non sono sufficienti ad escludere l’esistenza di rischi.

Nel dubbio, prima di assumerla, è bene consultare il proprio medico.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate in questo articolo rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. In ottica di un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.