Lesione della cuffia dei rotatori

Che cos’è la cuffia dei rotatori?

La cuffia dei rotatori è il complesso dei tendini di quattro muscoli (sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo, sottoscapolare) che concorrono al movimento dell’articolazione della spalla e che dalla scapola si inseriscono sull’omero, cioè l’osso che appartiene alla parte superiore del braccio, consentendo l’elevazione e la rotazione di quest’ultimo.

In sintesi, la cuffia dei rotatori è fondamentale:

  • per il funzionamento della spalla
  • per permettere il movimento del braccio
  • per fornire forza al braccio
  • per mantenere stabile la testa dell’omero nella cavità glenoidea della scapola.

Che cos’è la rottura della cuffia dei rotatori?

La rottura della cuffia dei rotatori è una condizione molto comune soprattutto nel paziente anziano, nelle persone che svolgono attività manuali o sportive, soprattutto quelle che prevedono l’utilizzo del braccio al di sopra del livello delle spalle, e tra i soggetti più a rischio vi sono anche i fumatori, i diabetici, coloro che soffrono di patologie tiroidee o di altre alterazioni metaboliche.

A causa di fenomeni degenerativi, come ad esempio microtraumi ripetuti, oppure in seguito a eventi traumatici violenti, inizia un “assottigliamento” del tendine che può poi evolversi in una rottura parziale o completa della cuffia dei rotatori.

Quali sono i sintomi della rottura della cuffia dei rotatori?

I sintomi più comuni si presentano con dolori, spesso notturni, nella zona della spalla e del braccio, associati alla progressiva limitazione funzionale della spalla e del braccio.

Quando le lesioni dei tendini della cuffia sono parziali il dolore all’articolazione della spalla è continuo ma il movimento del braccio è spesso conservato, se le lesioni sono più ampie oltre al dolore si avrà una graduale diminuzione della mobilità dell’articolazione, talvolta con l’impossibilità di elevare il braccio oltre i 90°.

Qual è la diagnosi che individua una lesione della cuffia dei rotatori?

La rottura della cuffia dei rotatori si diagnostica solitamente attraverso l’esame fisico, seguito per conferma da una risonanza magnetica, che si avvale dell’utilizzo di campi magnetici consente l’ottimale controllo della sede e dell’estensione del danno tendineo oltre che dello stato dei muscoli.

La radiografia, invece, sebbene non evidenzi la rottura, può essere utilizzata per rendere visibili eventuali alterazioni a carico delle componenti scheletriche permettendo di valutare la condizione delle strutture ossee della spalla.

Come si possono curare le lesioni della cuffia dei rotatori?

Le modalità di terapia delle lesioni sono in stretto rapporto alla loro gravità.

Bisogna quindi selezionare attentamente il metodo di cura e scegliere per ogni paziente il trattamento più adatto in quanto ogni metodo presenta pro e contro:  conservativo, artroscopico o aperto con mini-incisione:

  • Il trattamento conservativo va valutato attentamente dal medico ortopedico prendendo in considerazione età, lavoro, stato dei tendini, ecc del paziente per ottenere un buon risultato senza incorrere in futuri peggioramenti delle lesioni.
  • il metodo artroscopico necessita, anche per i chirurghi più abili, a 60-90 minuti di intervento e quindi di anestesia e costringe a lasciare nella spalla mezzi di sintesi (viti, ancorette, etc.)
  • il metodo con mini-incisione non supera i 30 minuti di intervento e non lascia mezzi di sintesi nella spalla.