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Psico-oncologia: il valore del supporto emotivo in Humanitas Istituto Clinico Catanese

Affrontare una diagnosi oncologica non significa solo curare, ma significa anche accompagnare un uomo o una donna in un percorso, più o meno lungo, che non coinvolge solo il corpo, ma anche la mente e le emozioni.

In questa visione si inserisce il Servizio di Psico-Oncologia di Humanitas Istituto Clinico Catanese, guidato dalla dott.ssa Maria Stefania Rao, psicoterapeuta e responsabile del Servizio, che ha al suo fianco la collega Daniela Aiello. Un supporto gratuito, rivolto ai pazienti in cura, che rappresenta uno dei segni distintivi di Humanitas: la volontà di essere sempre accanto alle persone, anche nei momenti più delicati, con professionalità, attenzione e umanità.

Un sostegno che accompagna il percorso di cura

“Il Servizio di Psico-Oncologia affianca i pazienti in tutte le fasi del percorso oncologico, dalla diagnosi alla chirurgia, dalla chemioterapia alla radioterapia, offrendo un aiuto tangibile per gestire l’emotività, le relazioni familiari e i cambiamenti che accompagnano il trattamento”, racconta la dott.ssa Rao. Si tratta di percorsi individuali o di gruppo, a seconda dei bisogni e delle fasi di cura. Ogni incontro è pensato per sostenere la persona nel suo cammino, aiutandola a comprendere e ad accogliere i mutamenti che questa fase della vita porta con sé.

“Quando il supporto psicologico funziona, la mente diventa un alleato della cura: affrontare il percorso con maggiore serenità aiuta anche il corpo a rispondere meglio alle terapie. Il sostegno psicologico permette di rielaborare paure e incertezze, mentre la psicoterapia offre un approfondimento più personale: in questo caso, la diagnosi diventa la punta dell’iceberg, un’occasione per guardare dentro di sé, riscoprendo risorse e nuove consapevolezze”, spiega la responsabile del Servizio di Psico-Ongologia di Humanitas Istituto Clinico Catanese.

Dalla diagnosi alla consapevolezza

La psico-oncologia nasce dall’idea che curare una persona significa anche prendersi cura delle sue emozioni. “Negli anni è cambiato l’approccio – aggiunge la dott.ssa Aiello – oggi i pazienti vivono con maggiore apertura la possibilità di chiedere un aiuto psicologico e le parola diagnosi oncologica non sono più un tabù, così come non lo è più la parola psicologo.
Sempre più persone riconoscono l’importanza di essere accompagnate nel percorso di cura, e questo è motivo di orgoglio per chi, come Humanitas, crede nella centralità del benessere emotivo”.

A parlare sono anche i dati, come racconta la dott.ssa Rao: “Circa il 30% dei pazienti oncologici beneficia in modo significativo di un supporto psicologico strutturato, una percentuale in linea con le statistiche internazionali. Gli altri trovano risorse diverse, le hanno già insite. Ma è necessario ribadire che abbiamo un servizio dedicato e gratuito, che è una carica di sensazioni di sicurezza e fiducia”.

Un lavoro d’équipe e un ambiente protetto

Il Servizio è pienamente integrato con le altre specialità dell’ospedale, confermando la visione multidisciplinare di Humanitas Istituto Clinico Catanese. Il “tavolo” del Breast Centre di Humanitas vede sedere proprio le due psicologhe che in questo modo fanno parte attivamente dei percorsi di cura della pazienti affette da un tumore alla mammella. Su questo fronte oggi si lavora anche sul tema dell’oncogenetica, racconta la Rao: “E’ un esempio significativo: le paziente a cui viene riconosciuta la positività dei genti BRCA, anche se non hanno sviluppato la patologia, vengono seguite quasi “d’ufficio” per accompagnarle in scelte delicate come la mastectomia o l’ovariectomia preventive”.

Gli incontri avvengono in un ambiente protetto e accogliente, pensato per mettere le persone a proprio agio e favorire l’ascolto. Dopo una prima fase di naturale resistenza, molti pazienti riconoscono il valore di questo spazio e lo considerano una parte importante del loro percorso di cura.

Un approccio che unisce scienza e umanità

Il lavoro delle dott.sse Rao e Aiello è oggi un punto di forza, un servizio che unisce professionalità e umanità e che permette di dire che chi affronta un percorso oncologico non è mai solo.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
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