Interferone alfa-2b

Interferone alfa-2b

 

S’impiega per trattare alcune forme di leucemia, di linfoma e di epatite nonché di alcune malattie associate all’AIDS e dei condilomi acuminati.

Trova altresì utilizzo in combinazione con il trattamento chirurgico di alcune forme di cancro alla pelle.

 

Che cos’è l’interferone alfa-2b?

Il suo esatto meccanismo di funzionamento non è noto ma si ritiene che esso agisca aiutando il sistema immunitario a combattere virus e cellule tumorali e che – allo stesso tempo – riduca la loro capacità di riprodursi.

 

Come si assume l’interferone alfa-2b?

Si somministra tramite iniezione.

 

Effetti collaterali dell’interferone alfa-2b

Può contenere albumina; per questo motivo vi è un raro rischio di malattia di Creutzfeldt-Jakob. L’assunzione di questo principio attivo può anche essere associata a gravi problemi epatici e polmonari, all’aumento della sensibilità della pelle alla luce solare e ad un possibile incremento dei livelli di zuccheri nel sangue.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

lievi sintomi simil-influenzali

senso di nausea

sensazione di stanchezza

conati di vomito

perdita di peso ccorporeo

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

fauci secche

assottigliamento dei capelli

sudorazione in aumento

scomparsa dell’appetito

lievi arrossamenti, gonfiori o prurito al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

cute arrossata, con vesciche, gonfia o che si desquama

forte dolore a livello lombare

capogiri o mal di testa gravi o persistenti

dolori o debolezza a livello muscolare gravi o persistenti

nausea, vomito o mal di stomaco forti o persistenti

difficoltà nel parlare

glicemia elevata

istinti suicidi o omicidi

emorragie o lividi

minzione ridotta

svenimenti

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure o sangue nelle feci

diarrea con sangue

stato di confusione

riduzione della concentrazione

battito accelerato o irregolare

problemi uditivi

febbre alta o persistente, brividi o mal di gola

sbalzi d’umore o del comportamento

debolezza a un singolo lato del corpo

dolore o intorpidimento a un braccio o a una gamba

persistente sensazione di freddo

problemi visivi

 

Controindicazioni e avvertenze

Ne può essere controindicato l’impiego in caso di problemi epatici, psichiatrici o del comportamento

Prima dell’utilizzo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare anticoagulanti, flurouracile, teofilline, interleuchina-2, zidovudina e qualsiasi farmaco che potrebbe ridurre l’attività del sistema immunitario)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi epatici, renali o cardiaci, battito cardiaco irregolare, problemi di pressione, diabete, malattie autoimmuni, cancro, problemi al midollo osseo, bassi livelli di cellule del sangue, problemi di coagulazione o disturbi emorragici o coaguli di sangue nei vasi sanguigni, colesterolo o lipidi elevati, epilessia o convulsioni, problemi polmonari, alla tiroide, gastrointestinali, agli occhi o alla vista, insonnia, infiammazione del pancreas, problemi al sistema immunitario, epatite B o C, infezioni da HIV o altre infezioni virali

in caso di storia di abuso/dipendenza da alcol o da altre sostanze

in caso di donne gravide o in allattamento

in caso di trapianti e assunzione di immunosoppressori

in caso di infarto

Durante la cura, soprattutto all’inizio, è consigliabile aumentare l’assunzione di fluidi.

E’ anche importante una corretta igiene orale e far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di interferone alfa-2b.

L’interferone alfa-2b può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali, in particolare da quelli che possono generare sonnolenza.

Iopromide

Iopromide

 

S’impiega per fornire un’immagine chiara di organi come cervello, cuore e vasi sanguigni durante procedure diagnostiche come la Tac e l’angiografia.

 

Che cos’è la iopromide?

E’ un mezzo di contrasto iodato che migliora la visibilità di strutture interne al corpo.

 

Come si assume la iopromide?

Si somministra tramite infusione in una vena o in un’arteria.

 

Effetti collaterali della iopromide

Può causare gravi problemi renali.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

dilatazione delle pupille

bruciore, prurito e secchezza a livello oculare

acufeni

eccessiva lacrimazione o secrezioni oculari

sensazione di continuo movimento o rotazione

mal di testa

compromissione dell’udito

aumento della sensibilità degli occhi alla luce

palpebre o occhi arrossati, dolenti o gonfi

alterazioni nel gusto

problemi visivi

dolori o fastidi a livello addominale

acidità gastrica

stato di agitazione

gonfiori o meteorismo

dolori

bruciore, prurito, intorpidimenti o pizzicore

difficoltà nel movimento

fauci secche

aumento del tono muscolare, tensioni e rigidità muscolari

generale malessere

perdita delle capacità di coordinazione, della forza e dell’energia

senso di sonnolenza

rigonfiamenti e sensibilità delle ghiandole nel collo

cambiamenti alla voce

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

sensazione di caldo

vampate di calore

sangue nelle urine

scariche di diarrea

espettorato rosa

difficoltà a deglutire

vene del collo dilatate

estremo affaticamento

dolori a livello muscolare o articolare

scomparsa dell’appetito

dolore lombare o al fianco

stato di nervosismo

occhi o viso gonfi

lesioni rossastre sulla pelle

sensibilità al calore

piaghe o ulcere in bocca o sulle labbra

stato d’insonnia

minzione dolorosa, difficoltosa, urgente, frequente o ridotta

mal di testa

sudorazioni

cianosi

sintomi convulsivi

tosse

eccessiva sete

brividi e febbre

vomito o nausea

respiro sibilante

dolore o fastidio a braccia, mascella, schiena o collo

battito irregolare

pizzicore a mani o piedi

insoliti stanchezza, debolezza o aumento di peso

decolorazione della cute, desquamazione, bruciore, vesciche o sensazione di freddo

sensazioni spiacevoli o pallore a livello del punto di iniezione

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua, mani, polpacci o piedi

svenevolezza, capogiri o sensazione di testa leggera

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze, in particolare a mezzi di contrasto o allo iodio

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare acido ipanoico, ipodato metformina, acido iocetamico, e tiropanoato)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di rinite allergica, asma, scompenso cardiaco congestizio, diabete, malattie reali, mieloma multiplo, disturbi della coagulazione, problemi cardiovascolari, ipertiroidismo, feocromocitoma, anemia falciforme, malattie dei vasi sanguigni, livelli elevati di proteine nel sangue o omocistinuria

in caso di disidratazione

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti della somministrazione di iopromide.

Inoltre è importante non assumere altri farmaci o medicinali senza previo consenso medico.

Isorbide dinitrato

Isorbide dinitrato

 

Si impiega per prevenire l’angina causata da malattie cardiache; non è invece indicato nella cura di attacchi acuti di angina.

 

Che cos’è l’isosorbide dinitrato?

Esso esplica la sua azione rilassando i vasi sanguigni, consentendone così la dilatazione. In questo modo favorisce il flusso sanguigno, riducendo il carico di lavoro del cuore e le sue conseguenti richieste di ossigeno. Il risultato finale è la riduzione dei dolori al petto.

 

Come si assume l’isosorbide dinitrato?

Si somministra per via orale – a stomaco vuoto – con un bicchiere d’acqua. Può essere prescritto sia da solo che in combinazione con altri farmaci.

 

Effetti collaterali dell’isosorbide dinitrato

Può causare quotidiani mal di testa, soprattutto all’inizio del trattamento. Può anche interagire con i risultati di alcune analisi di laboratorio.

Fra gli altri suoi possibili effetti collaterali sono inclusi:

capogiri

arrossamenti a volto e collo

mal di testa

sensazione di testa leggera

 

È bene rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

svenimenti

battito accelerato o rallentato

senso di nausea

nuovo dolore al petto o peggioramento di quello preesistente

conati di vomito

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicato in caso di assunzione di riociguat, sildenafil, tadalafil, avanafil o vardenafil.

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare avanafil, sildenafil, tadalafil, riociguat e vardenafil)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di ipertiroidismo, emorragie cerebrali, problemi cardiaci o anemia

in caso di recenti traumi cranici

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

Se assunto per lunghi periodi, il medicinale può indurre tolleranza e dipendenza.

La cura può anche alterare le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali. Inoltre la febbre, il caldo, gli alcolici e l’attività fisica possono aumentare i capogiri indotti dal farmaco; per questo motivo è opportuno prestare la massima attenzione quando ci si alza da posizione sdraiata o seduta, soprattutto al mattino.

Isossisuprina

Isossisuprina

 

Viene utilizzata per migliorare il flusso sanguigno, in presenza di problemi come l’arteriosclerosi obliterante, l’insufficienza vascolare cerebrale, e la sindrome di Raynaud.

 

Che cos’è l’isossisuprina?

E’ un vasodilatatore che promuove il rilassamento e la dilatazione dei vasi sanguigni nei tessuti, aiutando così a migliorare il flusso sanguigno.

 

Come si assume l’isossisuprina?

Si somministra via bocca.

 

Effetti collaterali dell’isossisuprina

È importante rivolgersi subito ad un medico nel caso in cui il farmaco scateni i sintomi di una reazione allergica, come:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicata in caso di emorragie, durante il travaglio e qualora si sia appena partorito.

 

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi emorragici

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

 

Può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali.

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti che si sta assumendo tale farmaco.

Itopride

Itopride

 

S’impiega per trattare disturbi gastrointestinali come nausea, dispepsia, reflusso gastroesofageo e vomito.

Trova altresì utilizzo come terapia alternativa nei casi di anoressia e bruciori di stomaco.

 

Che cos’è l’itopride?

E’ un farmaco entiemetico e antinausea che agisce come antagonista del recettore D2 per la dopamina e inibendo l’enzima acetilcolinesterasi; in tal modo promuove un aumento della concentrazione del neurotrasmettitore acetilcolina il cui effetto finale è la contribuzione allo svuotamento dello stomaco.

 

Come si assume l’itopride?

Si assume via bocca, in genere sotto forma di compresse o capsule.

 

Effetti collaterali dell’itopride

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

capogiri

tremori vari

trombocitopenia

leucopenia

mal di testa

scariche di diarrea

stato di costipazione

arrossamenti

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ sconsigliato in presenza di Parkinson o emorragie gastrointestinali. Non dovrebbe altresì essere assunto da neonati e donne incinte, in età pediatrica e da pazienti con malfunzionamenti renali o epatici.

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di emorragie gastrointestinali, problemi epatici o renali o Parkinson

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Ketorolac

Ketorolac

 

Si utilizza per il trattamento a breve termine (al massimo 5 giorni) del dolore di entità grave-moderata. È ad esempio indicato dopo interventi chirurgici.

 

Che cos’è il ketorolac?

Si tratta di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans). Il suo esatto meccanismo di funzionamento non è ancora noto, ma si ritiene che blocchi l’azione di sostanze associate all’infiammazione. In ogni caso non agisce sulle cause di quest’ultima: aiuta solo a ridurre suoi sintomi, in particolare il dolore.

 

Come si assume il ketorolac?

Può essere somministrato via bocca, mediante iniezioni intramuscolari o infusioni direttamente in vena oppure sotto forma di spray nasale.

Può essere prescritto o da solo o in combinazione con altri medicinali.

 

Effetti collaterali del ketorolac

Può aumentare il rischio di gravi problemi al cuore o ai vasi sanguigni.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

senso di nausea

dolore al sito di iniezione

sensazione di avere lo stomaco pieno

sudorazione

conati di vomito

mal di testa

indigestione

lievi fastidi allo stomaco

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

sensazione di sonnolenza

gas

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

diarrea o vomito forti

fiato corto

improvviso o inspiegabile aumento di peso

gonfiore di braccia, mani, gambe o piedi

lividi o emorragie

insoliti dolori muscolari o articolari

insolite debolezza o stanchezza

sbalzi d’umore o cambiamenti del comportamento

piaghe in bocca

intorpidimento di un braccio o di una gamba

debolezza di un singolo lato del corpo

persistenti sintomi simil-influenzali

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

acufeni

sintomi convulsivi

mal di testa o capogiri severi

mal di stomaco o nausea forti o persistenti

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

insolita raucedine

feci scure o sangue nelle feci

sangue nelle urine o urina torbida o scura

minzione difficoltosa o variazioni della quantità di urina prodotta

stato di confusione

sintomi depressivi

svenimenti

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola persistente

stati di allucinazione

problemi alla vista o al linguaggio

vomito che sembra caffè

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato nel caso si assuma pentossifillina, probenecid, aspirina o altri Fans. Non dovrebbe essere somministrato durante gli ultimi tre mesi della gravidanza, né durante l’allattamento, in presenza di emorragie cerebrali o se si è a rischio emorragie, prima di interventi chirurgici, in caso di problemi renali o se si è a rischio di scompenso renale, in presenza di una storia di ulcere o di gravi problemi gastrointestinali e in caso di bypass coronarico.

Prima della cura è consigliabile informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare all’aspirina o ad altri Fans), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare anticoagulanti, SSRI, probenecid, ciclosporina, litio, metformina, metotressato, Fans per via orale, chinoloni, ACE inibitori, paracetamolo, aspirina, clopidogrel, corticosteroidi, eparina, pentossifillina e diuretici)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi renali o epatici, diabete, polipi nasali, infiammazioni della bocca, pressione alta, malattie del sangue, emorragie, disturbi della coagulazione, malattie cardiovascolari, disturbi gastrointestinali, gonfiori o ritenzione idrica, ipovolemia e bassi livelli ematici di sodio

in caso di cattive condizioni di salute

in caso di disidratazione

se si bevono sostanze alcoliche

se si ha una storia di abuso di alcol

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

L’assunzione di ketorolac può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

Lanreotide

Lanreotide

 

S’impiega nel trattamento dell’acromegalia e dei tumori neuroendocrini del tratto gastrointestinale o del pancreas.

 

Che cos’è il lanreotide?

Si tratta di un analogo della somatostatina che riduce i livelli ematici di alcuni ormoni (ad esempio, l’ormone della crescita.

 

Come si assume il lanreotide ?

Di solito si somministra mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali del lanreotide

Può causare aumenti o riduzioni del livello di zuccheri nel sangue.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

stato di costipazione

scariche di diarrea

meteorismo

mal di testa

dolori a livello articolare

lievi dolori o fastidi allo stomaco

dolori a livello muscolare

senso di nausea

conati di vomito

calo di peso

dolore, prurito o bozzi al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

appannamento della vista

sintomi depressivi

capogiri

mal di testa (forti o persistenti)

nausea, mal di stomaco o vomito (forti o persistenti)

battito rallentato o irregolare

calcoli alla cistifellea

eccessive stanchezza o debolezza

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima dell’assunzione è importante informare il curante:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al lattice o alla plastica)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato (in particolare chinidina, terfenadina, insulina, farmaci che possono rallentare il battito cardiaco, bromocriptina e ciclosporina)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi al fegato, alla tiroide, al pancreas, al rene o al cuore, calcoli o altri problemi alla cistifellea, pressione alta o diabete

in caso di dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

Il lanreotide può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Lapatinib

Lapatinib

 

S’impiega per trattare alcune forme avanzate o metastatiche di tumore al seno.

 

Che cos’è il lapatinib?

Questo farmaco inibisce l’azione di enzimi che promuovono la crescita delle cellule tumorali.

 

Come si assume il lapatinib?

Viene somministrato via bocca in combinazione con altri farmaci (capecitabina o letrozolo). Deve essere assunto almeno un’ora prima o dopo i pasti.

 

Effetti collaterali del lapatinib

Può causare la necrolisi epidermica tossica.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

scomparsa dell’appetito

assottigliamento o perdita dei capelli

piaghe alla bocca

senso di nausea

epistassi

arrossamenti o pizzicore a mani e piedi

sensazione di stanchezza

stato d’insonnia

pelle secca

alterazioni delle unghie

mal di testa

indigestione

conati di vomito

male alla schiena

scariche di diarrea

 

È bene contattare immediatamente un medico in caso di:

capogiri o sensazione di la testa leggera

battito accelerato o irregolare

feci pallide

persistente perdita dell’appetito

tosse grave o persistente

diarrea, nausea, vomito, crampi o dolori allo stomaco (gravi o persistenti)

forti dolore, arrossamento o gonfiore di mani o piedi

gravi stanchezza o debolezza

fiato corto

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

urine scure

lividi o emorragie

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicato nel caso in cui sia stato già assunto in passato, scatenando problemi epatici nonchè nel caso di alterazione dei livelli ematici di potassio o magnesio.

Prima di assumerlo è fondamentale informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare antifungini azolici, nefazodone, inibitori della proteasi, voriconazolo, carbamazepina, dexametasone, idantoine, nevirapina, fenobarbital, primidone, calcio antagonisti, farmaci contro la depressione, problemi cardiaci, farmaci che possono aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT (antiaritmici, arsenico, metadone, paliperidone, pentamidina, fenotiazine, pimozide, chinoloni, romidepsina, tacrolimus, terfendadina, toremifene, astemizolo, bepridile, clorochina, cisapride, dofetilide, dolasetron, domperidone, droperidolo, alofantrina, aloperidolo, iloperidone, ketolidi, macrolidi, maprotilina, alcuni antidepressivi triciclici, vandetanib e ziprasidone), atazanavir, rifamicine, iperico, digossina, midazolam e paclitaxel

se in passato si ha assunto un’antraciclina

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi al fegato, al cuore o ai polmoni, battito cardiaco irregolare, problemi al midollo osseo, globuli bianchi o piastrine bassi, o livelli ematici di potassio o magnesio bassi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura non bisogna mangiare pompelmo o berne il succo. Le donne in età fertile non devono inoltre utilizzare efficaci metodi contraccettivi.

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di lapatinib.

Latanoprost

Latanoprost

 

Si prescrive per trattare l’ipertensione oculare ed il glaucoma ad angolo aperto.

 

Che cos’è il latanoprost?

Esso riduce la pressione nell’occhio, aumentando il drenaggio di fluidi dal suo interno. Si tratta di un analogo delle prostaglandine.

 

Come si assume il latanoprost?

Si somministra sotto forma di collirio.

 

Effetti collaterali del latanoprost

Può far diventare l’iride marrone e inscurire le palpebre.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

bruciore, secchezza, prurito o sensazione di punture all’occhio

sensazione di corpo estraneo nell’occhio

lacrimazione in aumento

appannamento della vista

variazioni nella crescita delle ciglia

sintomi di un raffreddore

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

palpebra o iride più scuri

infiammazione, secrezioni, irritazione, dolore, arrossamenti o gonfiore dell’occhio o della palpebra

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

problemi visivi

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in caso di herpes oftalmico e se si stanno assumendo altri farmaci simili (ad esempio bimatoprost)

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di infiammazioni agli occhi (ad esempio uveiti), herpes oftalmico o forme di glaucoma diverse da quella ad angolo aperto

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

in caso di infezioni, gonfiori o traumi agli occhi

in caso di lenti intraoculari

in caso di programmato intervento chirurgico agli occhi

 

Le lenti a contatto morbide possono assorbire il farmaco. E’ perciò necessario rimuoverle prima dell’applicazione e reinserirle almeno 15 minuti dopo la somministrazione del farmaco. Bisogna infine rammentare che il collirio può alterare le capacità visive, riducendo in tal modo la capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Latanoprost + timololo

Latanoprost + timololo

 

Viene impiegato nella cura dell’ipertensione oculare e del glaucoma ad angolo aperto.

Si ricorre solitamente a questa combinazione di farmaci quando altri trattamenti siano risultati inefficaci e solo a partire dai 18 anni di età.

 

Che cos’è il latanoprost + timolo?

Esso aumenta il drenaggio dei fluidi dall’occhio e riduce la formazione di nuovo liquido al suo interno.

 

Come si assume il latanoprost + timolo?

Viene somministrato sotto forma di collirio.

 

Effetti collaterali del latanoprost + timolo

Può mascherare i sintomi di un’ipoglicemia e di un ipotiroidismo. Può inoltre mutare il colore degli occhi, rendendoli più scuri.

Fra gli altri suoi potenziali effetti indesiderati si possono includere:

secchezza a livello oculare

problemi alla vista

distacco retinico

ciste dell’iride

acufene

peggioramento dell’angina

battito rallentato, accelerato o altre anomalie del ritmo cardiaco

edema

palpitazioni

scompenso cardiaco (anche congestizio)

bassa pressione

sindrome di Raynaud

congiuntivite

ipoglicemia

sintomi depressivi

calo della memoria

mani e piedi freddi

asma

irritazione, arrossamento o dolore agli occhi

stato d’insonnia

incubi notturni

capogiri

appannamento della vista

lacrimazione in aumento

infiammazione delle palpebre e palpebra calante

mal di testa

herpes oftalmico

pizzicore o intorpidimento dell’epidermide

riduzione del flusso ematico al cervello

peggioramento nei sintomi della miastenia gravis

alterazione delle ciglia e dei peli intorno agli occhi

gonfiore attorno agli occhi

gonfiore dell’iride

edema maculare

cheratite

svenimenti improvvisi o sensazione di svenimento

ictus

fiato corto

broncospasmo

tosse

senso di nausea

scariche di diarrea

dispepsia

fauci secche

alterazione del senso del gusto

indigestione

dolore a livello addominale

conati di vomito

pelle che diventa più scura

alopecia

rash psoriasiforme

peggioramento di rash e psoriasi preesistenti

problemi alla sfera sessuale

dolori a livello articolare o muscolare

debolezza o stanchezza a livello muscolare

senso di affaticamento

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

e se uno qualsiasi dei possibili effetti indesiderati sopra elencati appare serio o persistente.

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicata l’assunzione in caso di disturbi cardiaci, gravidanza, asma e bronchite ostruttiva cronica.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare a beta-bloccanti), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare farmaci per abbassare la pressione, prostaglandine o loro analoghi o derivati, farmaci cardiovascolari, antidiabetici, chinidina, antidepressivi, beta-bloccanti, adrenalina e clonidina)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi agli occhi, anomalie del ritmo cardiaco, problemi di circolazione, diabete, ipertiroidismo, angina o herpes oftalmico, problemi respiratori, asma o malattie polmonari ostruttive croniche, malattie coronariche, scompenso cardiaco, pressione bassa

in caso di interventi chirurgici agli occhi

qualora si utilizzino lenti a contatto

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È sempre importante fare sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo di latanoprost + timololo

Le lenti a contatto morbide possono assorbire il farmaco. Per questo motivo è necessario rimuoverle prima dell’applicazione e reinserirle almeno dopo 15 minuti dopo la somministrazione.

Bisogna anche attendere almeno 5 minuti prima di utilizzare eventuali altri colliri nonchè rammentare che il collirio può alterare le capacità visive, riducendo così la capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi.

Lenalidomide

Lenalidomide

 

Si prescrive per trattare l’anemia associata a sindrome mielodisplasica. E’ anche utilizzata, in combinazione con il desametasone, nella cura di alcuni casi di mieloma multiplo e trova applicazione nel linfoma mantellare.

 

Che cos’è la lenalidomide?

Il farmaco influenza il funzionamento del sistema immunitario, sebbene il suo esatto meccanismo di funzionamento non sia noto.

 

Come si assume la lenalidomide?

Si somministra via bocca, sotto forma di capsule.

 

Effetti collaterali della lenalidomide

Può ridurre il numero di piastrine e le capacità di combattere le infezioni. Può altresì causare gravi danni al fegato e reazioni cutanee.

Nei pazienti oncologici è associata al rischio di sindrome da lisi tumorale, mentre in caso di leucemia linfocitica acuta aumenta il rischio a livello cardiologico.

Infine, in caso di mieloma multiplo può incrementare il rischio di comparsa di altri tumori.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

sudorazioni notturna o in aumento

scomparsa dell’appetito

lieve mal di stomaco

senso di nausea

stato d’indolenza

naso chiuso o che cola

alterazione del gusto

male alla schiena

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

fauci secche

pelle secca

mal di testa

sensazione di stanchezza

stato di insonnia

conati di vomito

stato di debolezza

calo di peso

 

È importante ricorrere immediatamente alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

appannamento della vista

bruciori, intorpidimenti o pizzicori

dolore alle ossa (forte o persistente)

mal di testa, capogiri o dolore allo stomaco (forti o persistenti)

debolezza o stanchezza (forti o persistenti)

improvvise o ingiustificate variazioni di peso

gonfiore a mani, caviglie o piedi

ghiandole gonfie

stati emorragici

infezioni

tremori vari

difficoltà di minzione

svenimenti

battito accelerato, irregolare o rallentato

dolori a livello articolare

problemi psicologici o disturbi dell’umore

dolore, debolezza o crampi a livello muscolare

dolore, intorpidimenti, pizzicore, sensibilità, arrossamenti o gonfiori a braccia o gambe

riduzione del senso del tatto

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di gravidanza o di leucemia linfatica cronica.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare alla talidomide), ad alimenti o ad altre sostanze

se si è intolleranti al lattosio

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare estrogeni, progestinici, digossina, agenti eritropoietici, medicinali che possono danneggiare il fegato e qualsiasi farmaco che può aumentare il rischio di emorragie o trombi)

in caso di assunzione di contraccettivi ormonali, se si assumono anche inibitori della proteasi dell’HIV, griseofulvina, carbamazepina, rifampicina, rifabutina, penicillina, amoxicillina, ampicillina o altri antibiotici, iperico, modanafil o fenitoina

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di tumori, anomalie nei livelli di elettroliti nel sangue, pressione alta, colesterolo alto, problemi cardiovascolari, problemi ai reni o al fegato, disturbi ereditari, problemi ematologici e infezioni

in caso di dialisi

se si è fumatori

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura e nelle 4 settimane successive alla sua interruzione, i pazienti non devono donare sangue, sperma o spermatozoi e devono evitare rapporti con donne incinte o che potrebbero rimanere incinte. Inoltre, le partner degli uomini in trattamento devono consultarsi col medico nel caso in cui restino incinte. Le donne in cura devono invece utilizzare opportuni strumenti contraccettivi al fine di evitare una gravidanza.

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo di lenalidomide.

Il trattamento può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto avverso può essere aggravato dal consumo di alcol e dall’assunzione di alcuni medicinali.

Letrozolo

Letrozolo

 

Viene prescritto nel trattamento di tumori al seno in fase precoce; ciò nei confronti di donne che sono in trattamento con tamoxifene da cinque anni, soggetti in post menopausa che hanno già affrontato altri trattamenti (ad esempio radioterapia o asportazione chirurgica della massa tumorale) o il cui tumore ha già metastatizzato o è peggiorato durante il trattamento con tamoxifene.

 

Che cos’è il letrozolo?

Esso diminuisce la quantità di ormoni estrogeni prodotti dall’organismo; in tal modo può contribuire a bloccare la crescita di alcune forme di tumore al seno le cui cellule necessitano di questi ormoni per proliferare.

 

Come si assume il letrozolo?

Si somministra via bocca sotto forma di compresse da assumere, in genere, una volta al giorno.

 

Effetti collaterali del letrozolo

Fra i possibili suoi effetti indesiderati si possono includere:

male allo stomaco

variazioni di peso corporeo

dolori muscolari, articolari o alle ossa

eccessiva stanchezza

mal di testa

capogiri

stato di debolezza

gonfiore a mani, piedi, caviglie o polpacci

vampate di calore

sudorazioni notturne

senso di nausea

conati di vomito

calo dell’appetito

stato di costipazione

scariche di diarrea

bruciori allo stomaco

stato d’insonnia

irritazioni o perdite a livello vaginale

dolore al seno

perdita dei capelli

appannamento della vista

 

È opportuno contattare immediatamente un medico in caso di:

lividi o emorragie

dolore alla parte destra alta dello stomaco

ittero

sintomi simil-influenzali

dolore, riscaldamento o pesantezza alla schiena o ai polpacci

forte mal di testa

problemi improvvisi a parlare

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

improvvisa debolezza o intorpidimento di un braccio o di una gamba

 

Controindicazioni e avvertenze

Il letrozolo dovrebbe essere assunto solo dopo la menopausa o se non si possono avere figli.

Prima della cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare farmaci contenenti raloxifene, estrogeni e tamoxifene)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di osteoporosi, colesterolo alto o malattie epatiche

in caso di donne gravide in fase di allattamento

La cura può durare anche diversi anni e non deve mai essere interrotto senza il benestare del medico.

L’assunzione di letrozolo può influenzare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Leuprolide

Leuprolide

 

S’impiega principalmente per trattare i sintomi del tumore alla prostata, ma può essere somministrata ad altri scopi anche alle donne.

 

Che cos’è la leuprolide?

Stimolando la sovrapproduzione di alcuni ormoni, questo farmaco arresta temporaneamente la sintesi del testosterone (negli uomini) e degli estrogeni (nelle donne).

 

Come si assume la leuprolide?

Può somministrarsi mediante iniezioni o impianto sottocutaneo.

 

Effetti collaterali della leuprolide

Può interagire con l’ovulazione, ma durante il trattamento è comunque possibile rimanere incinte. Il farmaco interferisce altresì con l’azione dei contraccettivi ormonali.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

prurito o perdite a livello vaginale

emorragie (nelle bambine nella prima settimana di trattamento)

gonfiore diffuso

aumento di peso corporeo

minzione problematica

riduzione della dimensione dei testicoli

sbalzi d’umore

vampate di a calore

sudorazioni

acne

rash

prurito

mal di testa

dolori (articolari, alla schiena o generalizzati)

sintomi di un’influenza o di un raffreddore

stato di debolezza

sensazione di stanchezza

difficoltà a respirare

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

gonfiore

rapido aumento di peso corporeo

conati di vomito

stato di confusione

rallentamento del battito

polso debole

svenimenti

rallentamento del respiro

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

dolore a livello osseo

problemi nei movimenti

arrossamenti o fastidi al punto di iniezione

dolore o sensazioni insolite alla schiena

intorpidimenti, debolezza o formicolii a piedi o gambe

debolezza a livello muscolare

incapacità di utilizzare i muscoli

perdita del controllo dell’intestino o della vescica

problemi al fegato

improvviso dolore o fastidio al petto

respiro sibilante

tossa secca

minzione dolorosa o difficoltosa

sete o minzione in aumento

sensazione di fame

fauci secche

alito che sa di frutta

sensazione di sonnolenza

cute secca

sintomi di un infarto

sintomi di un ictus

dolore diffuso

bruciore

lividi

 

Controindicazioni e avvertenze

Non deve essere assunta durante la gravidanza e l’allattamento. Potrebbe essere anche controindicata in caso di emorragie vaginali anomale; alcune formulazioni non sono indicate per la somministrazione a donne e bambini.

Prima del trattamento è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare istrelina, nafarelin e più in generale antibiotici, farmaci antitumorali, buserelina, goserelina, antidepressivi e psicofarmaci)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di anomalie nei livelli di elettroliti nel sangue, epilessia, asma, emicrania, malattie renali, depressione, emorragie vaginali anomale, fattori di rischio per l’osteoporosi, diabete, pressione alta, colesterolo alto, malattie cardiache, scompenso cardiaco congestizio, sindrome del QT lungo, tumori alla colonna vertebrale, sangue nelle urine e difficoltà di minzione

in caso di recente aumento di peso corporeo

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Levocarnitina

Levocarnitina

 

Si prescrive per trattare le carenze di carnitina o nei confronti di pazienti con problemi metabolici che possono portare alla riduzione dei livelli di questa molecola.

 

Che cos’è la levocarnitina?

Il farmaco esplica la su azione supplendo a carenze di carnitina dovute a una sintesi insufficiente da parte dell’organismo.

 

Come si assume la levocarnitina?

Può somministrarsi via bocca o mediante infusione in vena.

 

Effetti collaterali della levocarnitina

Fra i suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

cattivo sapore in bocca

scariche di diarrea

lieve debolezza a livello muscolare

senso di nausea

crampi allo stomaco

cattivi odori

conati di vomito

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sintomi convulsivi

 

Controindicazioni e avvertenze

A cura in corso non bisogna assumere prodotti contenenti D,L-carnitina (vitamina BT) senza previo consulto medico.

Prima dell’assunzione è inoltre importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno assumendo o che si sono assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi renali o convulsioni

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Levofloxacina

Levofloxacina

 

S’impiega per trattare alcune infezioni batteriche (per esempio polmoniti, bronchiti croniche e sinusiti, infezioni della pelle, della prostata, renali e delle vie urinarie) e per prevenire l’antrace, la diarrea del viaggiatore e la peste.

Viene talvolta utilizzata anche per trattare malattie sessualmente trasmesse, endocarditi e tubercolosi.

 

Che cos’è la levofloxacina?

Il farmaco uccide i batteri sensibili alla sua azione, inibendo la replicazione e la trascrizione del loro DNA.

 

Come si assume la levofloxacina?

Si somministra via bocca, di solito una volta al giorno.

 

Effetti collaterali della levofloxacina

Può aumentare la sensibilità ai raggi solari e agli ultravioletti. Può anche causare danni ai nervi, talvolta permanenti.

Nei bambini potrebbe determinare problemi a ossa, articolazioni e tessuti attorno alle articolazioni.

Fra gli altri suoi possibili effetti collaterali sono inclusi:

senso di nausea

conati di vomito

scariche di diarrea

male allo stomaco

stato di costipazione

bruciori di stomaco

mal di testa

prurito o perdite vaginali

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

epidermide con vesciche o che si desquama

stato febbrile

svenimenti

perdita di coscienza

ittero

urine scure

minzione ridotta

raucedine

difficoltà a deglutire

battito accelerato

sintomi convulsivi

lividi o emorragie

dolori a livello muscolare o articolare

forte diarrea

capogiri

stato di confusione

nervosismo

stato di irrequietezza

stato d’ansia

sensazione che gli altri vogliano fare del male

insonnie notturne

incubi o sogni strani

allucinazioni

sintomi depressivi

tremori vari

istinti al suicidio

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicata in presenza di alcuni problemi cardiaci e bassi livelli sanguinei di potassio.

In caso di trattamento con didanosina, sucralfato o integratori di vitamine o minerali contenenti ferro o zinco, antiacidi a base di idrossido di alluminio o di magnesio, è bene assumerli due ore prima/dopo la levofloxacina.

Prima di assumerla è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri antibiotici), ad alimenti o ad altre sostanze.

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare anticoagulanti, antidepressivi, farmaci contro irregolarità del battito cardiaco, Fans, tacrolimus, antipsicotici, ciclosporina, diuretici, insulina e antidiabetici orali e teofillina)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di prolungamento dell’intervallo QT, arteriosclerosi cerebrale, convulsioni, dolori al petto, malattie epatiche, irregolarità del battito cardiaco, problemi ai nervi, potassio basso nel sangue e battito cardiaco rallentato

in presenza di anamnesi familiare con casi di prolungamento dell’intervallo QT o di battito cardiaco irregolare

in caso di donne gravide o in fase di allattamento.

La levofloxacina può compromettere le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Lofexidina

Lofexidina

 

Viene prescritta al fine di ridurre i sintomi di astinenza – per esempio sudorazioni, crampi allo stomaco, brividi, dolori muscolari, disturbi del sonno e naso che cola – durante la disintossicazione da oppiacei (ad esempio eroina o morfina). Trova anche impiego nella cura a breve termine dell’ipertensione.

 

Che cos’è la lofexidina?

Il farmaco esplica la sua azione agisce interagendo con i recettori alfa2-adrenergici.

 

Come si assume la lofexidina?

Viene di solito somministrata per via orale. Può essere assunta o da sola o in combinazione con altri farmaci (in particolare metadone o buprenorfina).

Un ciclo di trattamento a base di lofexidina dura di solito dai 7 ai 10 giorni.

 

Effetti collaterali della lofexidina

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

capogiri

sensazione di sonnolenza

fauci secche

gola secca

battito rallentato

 

È importante rivolgersi immediatamente ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerla è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di battito rallentato, bassa pressione, problemi renali, depressione

in caso di ictus o attacco ischemico transitorio

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Il trattamento non deve essere mai interrotto improvvisamente perché ciò determinerebbe un rischio di aumento improvviso della pressione sanguigna.

È sempre importante far sapere medici, chirurghi o dentisti dell’assunzione di lofexidina.

Lopinavir

Lopinavir

 

Si utilizza nel trattamento dell’infezione da HIV.

 

Che cos’è il lopinavir?

Inibisce la proteasi dell’HIV. E ostacola – in tal modo – la produzione di particelle virali infettive.

 

Come si assume il lopinavir?

Si somministra via bocca in combinazione con altri inibitori della proteasi dell’HIV (in particolare con il ritonavir).

Il farmaco non ha difatti una biodisponibilità sufficiente per risultare efficace quando viene assunto da solo, ma i suoi livelli ematici aumentano in modo significativo quando viene somministrato in combinazione con il ritonavir.

 

Effetti collaterali del lopinavir

L’assunzione combinata di lopinavir e ritonavir può modificare l’accumulo di tessuto adiposo, aumentare gli zuccheri nel sangue, scatenare una necrolisi epidermica tossica o gravi problemi epatici, incrementare la reattività del sistema immunitario, e, nel caso dei bambini, provocare cambiamenti di peso. E’ altresì possibile che il trattamento riduca l’efficacia dei contraccettivi a base ormonale e che aumenti le emorragie nei pazienti affetti da emofilia.

Fra gli altri possibili effetti indesiderati della combinazione lopinavir/ritonavir si possono includere:

male alla schiena

senso di nausea

male allo stomaco

sensazione di stanchezza

conati di vomito

sensazione di debolezza

scariche di diarrea

mal di testa

dolori a livello muscolare o articolare

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

febbre, brividi o mal di gola

perdita di coscienza

senso di nausea o conati di vomito forti o persistenti

sintomi di problemi al fegato

sintomi di pancreatite

emorragie o lividi

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

capogiri o sensazione di testa leggera

svenimenti

battito accelerato o irregolare

 

Controindicazioni e avvertenze

L’assunzione della combinazione lopinavir/ritonavir potrebbe essere sconsigliata in caso di sindrome congenita del QT lungo, triazolam, iperico, sildenafil (se assunto contro l’ipertensione polmonare), bassi livelli ematici di potassio o assunzione di alfusozina, avanafil, boceprevir, cisapride, diidroergotamina, ergotamina, lovastatiba, metilergonovina, midazolam, pimozide, rifampicina, rivaroxaban, salmeterolo, simvastatina, telaprevir, colchicina (in presenza di problemi renali o epatici) o qualsiasi farmaco che potrebbe aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT.

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare al ritonavir), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare altri inibitori della proteasi dell’HIV, farmaci che possono aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT e contraccettivi ormonali

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi renali, epatici, pancreatici o cardiovascolari, battito cardiaco irregolare, colesterolo o trigliceridi alti, emofilia o altri disturbi emorragici, , diabete, iperglicemia o livelli ematici di potassio o magnesio bassi

in caso di anamnesi familiare con casi di battito irregolare

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi o dentisti dell’assunzione di lopinavir.

Lornoxicam

Lornoxicam

 

Viene impiegato – in particolar modo – nel trattamento dell’artrosi, della spondilite anchilosante, dell’artrite reumatoide e, in generale, del dolore.

 

Che cos’è il lornoxicam?

Il farmaco agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine, molecole coinvolte nei processi infiammatori. Si tratta di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans).

 

Come si assume il lornoxicam?

Può somministrarsi per via orale (tramite iniezioni intramuscolari o attraverso infusioni in vena).

 

Effetti collaterali del lornoxicam

Può causare , trombocitopenia, leucopenia, ipertensione, anemia, palpitazioni e reazioni cutanee.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

fauci secche

dispepsia

ipotensione

sintomi depressivi

tosse

senso di nausea

conati di vomito

rinite

capogiri

vertigini

mal di testa

stato di agitazione

crampi alle gambe

stato di nervosismo

flatulenza

sensazione di sonnolenza

scariche di diarrea

mialgia

tachicardia

stato di costipazione

insonnie notturne

stato di nervosismo

acufeni

dolori a livello addominale

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicato in caso di ipovolemia, ulcera peptica, gravidanza, allattamento, insufficienza cardiaca, emorragie gastrointestinali o cerebrovascolari, gravi problemi renali o epatici e disidratazione. Non deve essere inoltre somministrato ai neonati e a bambini in età pediatrica.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in pregresso

se si soffre (o si è sofferto in passato) di problemi renali, convulsioni oppure ulcere o emorragie gastrointestinali

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Lutropina alfa

Lutropina alfa

 

Si prescrive a donne con problemi di fertilità al fine di stimolare l’ovulazione.

 

Che cos’è la lutropina alfa?

Essa agisce come l’ormone luteinizzante, stimolando la produzione dell’estradiolo e promuovendo quindi l’ovulazione.

 

Come si assume la lutropina alfa?

Di solito si somministra mediante iniezioni sottocutanee.

 

Effetti collaterali della lutropina alfa

Il trattamento con talee medicinale può essere associato a gravidanze multiple

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

stato di costipazione

scariche di diarrea

meteorismo

mal di testa

senso di nausea

sensazione di stanchezza

arrossamenti, dolore o gonfiori al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

dolore o gonfiore allo stomaco

ingiustificato aumento di peso

dolore al seno

ridotta minzione

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

forte dolore pelvico

nausea, vomito o diarrea forti o persistenti

fiato corto

dolore, sensibilità, arrossamenti o gonfiori alle gambe

 

Controindicazioni e avvertenze

Il suo utilizzo può essere controindicato in presenza di masse a livello del cervello, emorragie dall’utero di causa ignota, tumori agli organi o alle vie riproduttive, tumori dipendenti da estrogeni, alcuni problemi alle ovaie, disturbi non controllati della tiroide o al surrene. Non deve inoltre essere somministrata durante la gravidanza.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi alla tiroide o al surrene, emorragie vaginali, sindrome da iperstimolazione ovarica o tumori

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Mecamilamina

Mecamilamina

 

S’impiega per curare forme gravi di pressione alta.

 

Che cos’è la mecamilamina?

Rilassa e dilata i vasi sanguigni. In tal modo permette al sangue di fluire più facilmente, esercitando una minore pressione.

 

Come si assume la mecamilamina?

Viene somministrata sotto forma di compresse da assumere a stomaco pieno.

 

Effetti collaterali della mecamilamina

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

appannamento della vista

stato di costipazione

problemi alla sfera sessuale

capogiri

fauci secche

dilatazione delle pupille

impotenza

infiammazione alla lingua

sensazione di testa leggera

calo dell’appetito

senso di nausea

ritenzione urinaria

conati di vomito

 

È importante rivolgersi immediatamente ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

movimenti anomali

pensieri strani

difficoltà nella minzione

svenimenti

frequenti scariche intestinali molli (associate a gonfiore di stomaco e riduzione dei gas intestinali)

sintomi convulsivi

tremori

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicata in caso di stenosi pilorica o assunzione di antibiotici o sulfonamidi, problemi cardiaci o infarti recenti, glaucoma o disturbi associati a problemi renali.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare alcalinizzanti delle vie urinarie)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di aterosclerosi o difficoltà di minzione associate a ipertrofia prostatica o stenosi del collo vescicale

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Può compromettere le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

I capogiri procurati dal farmaco possono essere accentuati non solo dall’alcol e dai medicinali, ma anche dalla febbre, dall’attività fisica e dal caldo. In presenza di questi fattori è importante prestare attenzione quando ci si erge e sedersi o sdraiarsi non appena compaiono i giramenti di testa.

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di mecamilamina.