Aumento dell’appetito

L’aumento dell’appetito è una condizione fisica che si presenta nel momento in cui la quantità di cibo che consumiamo normalmente non soddisfa più e per calmare il senso di fame si è portati a nutrirsi maggiormente.

Questa specifica condizione può rappresentare una vera e propria risposta fisiologica del proprio corpo a determinate cause di varia origine. Pu ad esempio verificarsi nei bambini e negli adolescenti durante i periodi di maggiore crescita o per recuperare energie dopo attività particolarmente impegnative.

In altre situazione si evidenzia invece un aumento dell’appetito può essere un sintomo della presenza di alcune condizioni mediche (intolleranze alimentari, sindrome premestruale, ansia, depressione, stress) o dell’uso di alcuni farmaci. Sono stati riscontrati anche alcuni casi in cui l’aumento dell’appetito può essere strettamente legato a fattori emotivi.

 

Quali malattie sono associabili all’aumento dell’appetito?

Le patologie che si possono associare all’aumento dell’appetito sono le seguenti:

  • Ansia
  • Depressione
  • Intolleranze alimentari
  • Sindrome premestruale
  • Stress

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e il consiglio migliore è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora si presenti la persistenza sistematica dei sintomi esposti.

 

Esistono rimedi contro l’aumento dell’appetito?

I rimedi atti a fermare l’aumento dell’appetito e per limitare i danni che possono derivarne in termini di aumento di peso possono essere identificati anche in pratiche di buon senso quotidiano come bere un bicchiere d’acqua prima di ogni pasto, che aumenta il senso di sazietà o mangiare cibi “croccanti” (come sedano, finocchio e carote crudi, ma anche i legumi cotti) i quali aumentani il senso di sazietà, lo stesso vale anche per brodi e zuppe. Avere sempre a disposizione snack spezza fame salutari e poco calorici, come frutta e verdura, evitando cibi ipercalorici e poveri di nutrienti.

 

Con l’aumento dell’appetito quando rivolgersi al proprio medico?

Se la condizione persiste o in presenza di una delle patologie associate (vedere elenco patologie associate).