L’agopuntura è un’antichissima arte medica che affonda le sue origini nella medicina tradizionale cinese. È una disciplina olistica (che guarda, cioè, al paziente come ad un tutto e non si concentra esclusivamente sul singolo sintomo), fortemente intrisa di nozioni filosofiche orientali. Considera infatti lo stato di salute come il risultato della corretta circolazione dell’energia lungo i “meridiani”, dei canali energetici che attraversano il corpo umano. L’agopuntura si prefigge di ripristinare e mantenere l’equilibrio energetico (tra Yin e Yang), e quindi lo stato di salute, attraverso la stimolazione con aghi molto sottili di specifici agopunti che si trovano lungo il decorso dei meridiani.

Negli ultimi decenni, l’agopuntura ha trovato sempre più ampia diffusione anche grazie alla pubblicazione di studi clinici che ne attestano l’efficacia, tanto da entrare nella pratica clinica quotidiana di importanti istituti di cura internazionali. Nel 2003 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un’ampia lista di patologie e di sintomi nei quali l’agopuntura ha dimostrato un’effettiva efficacia clinica: affezioni muscolo-scheletriche, emicrania, sindrome del colon irritabile.

“Importante soprattutto l’applicazione dell’agopuntura nel controllo di nausea e vomito indotti da chemio e radioterapia, nella gestione del dolore e degli effetti collaterali delle ormonoterapie – spiega il dott. Nicola Ricottone, radioterapista agopuntore, responsabile dell’ambulatorio di Humanitas Centro Catanese di Oncologia. Durante la prima visita viene effettuata una valutazione clinica del paziente e un’analisi della sintomatologia. Se vi è indicazione, il paziente è sottoposto al trattamento vero e proprio, che consiste nell’infissione sottocute di sottilissimi aghi sterili monouso, per 10-12 incontri settimanali della durata di circa 20 minuti”.

L’agopuntura è pressoché priva di effetti collaterali e può essere efficace come trattamento complementare alla medicina occidentale e nei casi in cui eventuali allergie o intolleranze rendono poco praticabili le terapie convenzionali.