Il carcinoma della mammella rappresenta il tumore più frequente nella donna, è dunque estremamente importante fare prevenzione. Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Mariagloria Marino, Medico specialista in Chirurgia Generale dell’Unità Operativa di Chirurgia Oncologica di Humanitas Centro Catanese di Oncologia.

Qual è lo scopo della prevenzione?

Lo scopo della prevenzione è quello di identificare lesioni molto piccole per le quali sia possibile eseguire delle procedure diagnostiche terapeutiche al fine di raggiungere l’obiettivo della guarigione.

A quale età si inizia a fare prevenzione?

Le donne che presentano un rischio di familiarità e di genetica elevato, cioè che nella loro famiglia hanno uno o più casi di tumore della mammella, vengono definite “ad alto rischio”. Per queste donne è indicato iniziare la prevenzione già intorno ai venticinque anni, sottoponendosi ad una risonanza mammaria bilaterale e, dai trentacinque anni anche ad una mammografia. Le donne che non hanno un rischio elevato genetico e familiare possono iniziare i controlli intorno ai trentacinque/quarant’anni tramite una visita senologica annuale ed un’eventuale ecografia della mammella a seconda delle indicazioni del senologo. A partire dai quarant’anni, queste pazienti dovranno sottoporsi ad una mammografia annuale, una visita senologica ed eventualmente ad un’ecografia mammaria a seconda delle caratteristiche anatomiche della paziente.

Cosa fare se si sospetta un carcinoma? 

Una donna che nel corso dell’autopalpazione individua un nodulo o si accorge di qualcosa di nuovo nella sua mammella dovrà sottoporsi ad una visita senologica ed eventualmente ad un esame diagnostico, un’ecografia o una mammografia in base alle indicazioni del senologo al momento della visita. E’ importante tenere a mente che la costanza dei controlli a scopo preventivo ha un ruolo fondamentale. Questi controlli devono infatti essere eseguiti ogni anno al fine di permettere una diagnosi precoce.