Dal 1979 il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, per ricordare la fondazione della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. Un’occasione come questa diventa fondamentale, anche da un punto di vista sanitario, per riflettere sulle nostre abitudini alimentari, sugli sprechi e su quanto le nostre scelte quotidiane possano influire sulla salute personale e collettiva.
“Il cibo non è soltanto un nutrimento. Il cibo è salute, è cultura, è sostenibilità, è vita. Oggi più che mai l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella nostra vita.”
spiega la dott.ssa Serena Cubisino, responsabile del Servizio di Dietologia e Nutrizione di Humanitas Istituto Clinico Catanese.
Mangiare bene vuol dire vivere meglio
Dalla prevenzione delle malattie croniche al sostegno ai percorsi di cura, l’alimentazione è parte integrante della salute. In ospedale, il Servizio di Dietologia e Nutrizione lavora ogni giorno al fianco di chi vive i reparti di degenza, per costruire piani alimentari su misura, anche in ambito oncologico.
“Mangiare in modo equilibrato e consapevole è alla base per una vita sana e lunga. Le scelte che facciamo quotidianamente, dal supermercato alla cucina, influenzano il nostro benessere, dall’energia alla concentrazione”
aggiunge la Cubisino.
Sprechi, accesso al cibo e responsabilità
Ogni anno nel mondo tonnellate di cibo vengono sprecate, mentre milioni di persone non hanno accesso a una dieta sana. Di fronte a queste contraddizioni, serve consapevolezza. E la consapevolezza inizia anche da quello che mettiamo nel piatto ogni giorno, come racconta la dott.ssa Cubisino:
“Evitare gli sprechi, mangiare in modo consapevole, scegliere i cibi locali e sostenibili sono piccoli gesti che fanno la differenza. Perché siamo tutti chiamati e siamo tutti parte ad un cambiamento possibile”
Informarsi, fare scelte più attente, aiutare – dove possibile – chi ha meno, migliorare il proprio modo di mangiare pensando anche agli altri.
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici

