Da maggio 2025, Humanitas Istituto Clinico Catanese ha introdotto una nuova terapia con radiofarmaci per il trattamento del carcinoma prostatico metastatico resistente alle terapie ormonali. Ne abbiamo parlato con il dott. Demetrio Aricò, responsabile del servizio di Medicina Nucleare, e con il dott. Carmelo Marino, responsabile di Fisica Sanitaria e Radioprotezione, che hanno spiegato come questa nuova frontiera della Teranostica unisca efficacia, sicurezza e approccio personalizzato.
Dott. Aricò, da maggio in Humanitas Istituto Clinico Catanese è stata avviata una nuova terapia per il carcinoma prostatico metastatico. Di cosa si tratta?
È una nuova opportunità terapeutica per una delle forme più aggressive di tumore alla prostata. Si tratta dell’introduzione di un farmaco innovativo come il 177Lutezio-PSMA, approvato da AIFA appena tre mesi prima dell’arrivo della terapia nel nostro ospedale, che va a integrare il percorso diagnostico già esistente per quella specifica tipologia di paziente: “per questo si parla di Teranostica” ossia l’unione in una sola parola di un metodo diagnostico ad uno specifico terapeutico per la cura di una specifica patologia tumorale. Nel caso del paziente con tumore della prostata, l’efficacia TERApeutica del 177Lu-PSMA può essere verificata preventivamente con la rispettiva indagine diagnostica come la PET con il Gallio-PSMA.
Quali pazienti possono beneficiare di questo trattamento?
È indicata per i pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico che non risponde più alle terapie ormonali, con malattia progressiva e positiva al PSMA, una proteina che, interagendo con il Lutezio, consente di agire in modo selettivo sulle cellule tumorali.
Che vantaggi offre questa nuova terapia rispetto ai trattamenti tradizionali?
È una terapia mirata, che ha dimostrato la sua efficacia nello studio clinico di Fase III “VISION”. È stato evidenziato che il rischio di morte si riduce del 40%, e quello di progressione radiografica del 60%. Considerando che si tratta di pazienti con malattia molto avanzata, si tratta di risultati estremamente importanti.
Come avviene la somministrazione?
La prima somministrazione è avvenuta il 6 maggio, in regime di day-hospital. Humanitas Catania è tra i pionieri in Italia per questa modalità, evitando un ricovero di oltre tre giorni. Tutto è stato organizzato mettendo al centro il tema della sicurezza, per il paziente, per le persone con cui entra in contatto e per il personale. In caso di necessità, è comunque prevista la possibilità di ricovero, grazie all’integrazione con Oncologia, Risk Management e il personale infermieristico.
La terapia è associata anche a uno studio dosimetrico. In cosa consiste?
La dosimetria rende la terapia realmente tailor made. Dopo poche ore dalla somministrazione, il paziente esegue un esame scintigrafico chiamato SPECT/TC, che permette di controllare la distribuzione del radiofarmaco. Sulla base di questi dati, è possibile adattare le dosi per i cicli successivi, prevenendo effetti tossici e aprendo la strada a ritrattamenti o terapie combinate.
Dottor Marino, qual è il ruolo della Fisica Sanitaria in questo processo?
A supporto dell’intero percorso utilizziamo un sistema di pianificazione sofisticato, il Treatment Planning System (TPS). Questo strumento ci consente di calcolare con precisione la distribuzione della dose da radiazioni sia sul tumore che sui tessuti sani. Le informazioni ottenute impattano in modo diretto sulle decisioni cliniche, per garantire il miglior esito possibile.
Sono previste misure particolari per la dimissione dei pazienti?
Sì, la normativa prevede procedure rigorose, anche in fase di dimissione, per tutelare il contesto sociale in cui vive il paziente. L’approccio congiunto tra medico nucleare e fisico sanitario consente di fornire informazioni puntuali e personalizzate, anche per il rientro a casa.
Dott. Aricò questa terapia si inserisce in un percorso più ampio attivato da Humanitas Catania. Quali altri passi sono stati compiuti?
La terapia con il 177Lutezio-PSMA si inserisce in un percorso iniziato nel 2024 con l’attivazione dell’Unità Operativa di Urologia, diretta dal dottor Antonio Salvaggio, e proseguito nel 2025 con l’assegnazione del Bollino Blu della Fondazione Onda. È stato inoltre costituito un gruppo multidisciplinare per la cura del tumore alla prostata che include Oncologia, Radioterapia, Genetica Medica, Anatomia Patologica e Radiologia. L’obiettivo è quello di rendere l’ospedale un centro di riferimento anche per l’oncologia maschile, come già avvenuto per la patologia mammaria.
La Teranostica viene utilizzata anche per altri tipi di tumore?
Sì, è impiegata anche nella cura dei tumori neuroendocrini con il radiofarmaco 177Lu-dotatate, somministrato con lo stesso modello operativo.
Qual è lo stato dell’arte della Medicina Nucleare in Humanitas Istituto Clinico Catanese?
La Medicina Nucleare di Humanitas Catania è attiva dal 2007. In questi anni abbiamo assistito a evoluzioni straordinarie, in particolare nella diagnostica PET. Molti dei radiofarmaci che utilizziamo – come 68Gallio-PSMA e 68Gallio-Dotatoc – sono oggi autoprodotti dalla nostra radiofarmacia, e sono fondamentali per rendere possibili queste nuove terapie.
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