I risultati di uno studio condotto dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, indicano che il 50% dei bambini italiani è in sovrappeso e segue abitudini di vita errate. In generale, la popolazione italiana negli ultimi anni sta aumentando il proprio livello di obesità.

Sedentarietà, alimentazione errata, stress, traffico e inquinamento: fattori purtroppo sempre più presenti nella vita di ogni giorno; nessuno si prende più cura di se stesso. E invece, uno stile di vita sano, un’alimentazione equilibrata e un po’ di attività fisica, risultano fondamentali per stare meglio. Volersi bene significa anche e soprattutto cercare di contrastare l’insorgenza potenziale di tante malattie, tra le quali i tumori.

Proprio per questo si parla di prevenzione primaria, ovvero il tentativo di eliminare tutte le probabili cause che possono essere motivo di insorgenza della neoplasia. Ne abbiamo parlato con il dottor Francesco Caruso, Direttore del Dipartimento Oncologico di Humanitas Centro Catanese di Oncologia.

 

Quali sono gli agenti principali da combattere?

“La prevenzione primaria a livello oncologico risulta efficace soltanto per alcuni tipi di tumori e significa tentare di togliere la causa di base che può essere motivo di insorgenza della neoplasia; un esempio per tutti è il tumore al polmone, le cui cause primarie sono il tabagismo e gli ambienti inquinati: si è visto ad esempio che in zone in cui vi è particolare inquinamento industriale, vi è una incidenza maggiore del tumore al polmone. Per quanto riguarda invece gli effetti del fumo, sono stati ampiamente studiati non solo per quanto riguarda il polmone, ma anche per altre neoplasie, come ad esempio i tumori del cavo orale. Anche l’alcool rappresenta un fattore di rischio da non sottovalutare: uno dei tumori di maggior insorgenza al fegato è infatti il cancro-cirrosi che, nelle persone dedite all’alcolismo, insorge su un terreno fertile,  già predisposto alla cirrosi stessa a causa dell’alcool”.