Intervento per strabismo

Intervento per strabismo

 

Lo strabismo è una malattia comune che riguarda il 4-5% della popolazione.

Il Centro Oculistico Humanitas si occupa dei problemi di strabismo riguardanti ogni fascia di età. Nell’ambito dello strabismo dell’adulto vengono trattati tutti i tipi di strabismo, come quelli causati da:

-scompenso di uno strabismo congenito

-strabismo secondario a problemi neurologici o neurochirurgici

-secondario a problemi organici oculari

-secondario a disordini tiroidei

-strabismi postraumatici

-restrittivi o di altra origine

 

Presso Humanitas si pratica la chirurgia dello strabismo anche utilizzando la più recente metodica denominata MISS (Minimally Invasive Strabismus Surgery) che, riducendo al minimo il trauma chirurgico mediante l’utilizzo di aperture congiuntivali di pochi millimetri, minimizza fino ad eliminare fastidiosi problemi post-intervento quali dolore, occhio rosso, gonfiore palpebrale; questi problemi con l’usuale metodica perdurerebbero spesso per qualche settimana.

 

Che cos’è?

 

L’intervento chirurgico ha l’obiettivo di riallineare gli assi visivi agendo sui muscoli che controllano gli occhi.  Per fare questo è necessario modificare la forza con cui i muscoli sono in grado di far muovere i bulbi oculari.

A tal fine è possibile:

-“rinforzare” un muscolo accorciandolo mediante un intervento di plicatura (in Humanitas è ormai abbandonato da anni l’intervento di resezione, ritenuto troppo demolitivo)

-“indebolirlo” mediante un intervento di recessione

 

Come funziona l’intervento per strabismo?

 

Gli interventi per lo strabismo e per la diplopia possono essere effettuati sia in anestesia topica sia in anestesia generale. Nella maggior parte dei casi il paziente resta in osservazione alcune ore dopo la chirurgia, e raramente è necessario il ricovero, mai comunque superiore ad una notte.

 

L’intervento per strabismo è doloroso o pericoloso?

 

Gli interventi di correzione dello strabismo, pur se non francamente dolorosi, determinano comunque un certo disconfort postoperatorio (dolore, occhio rosso, gonfiore palpebrale) che può perdurare per alcune settimane.

Al fine di ridurre tale disagio in Humanitas, in alcuni casi, si pratica la chirurgia dello strabismo anche utilizzando la più recente metodica denominata MISS (Minimally Invasive Strabismus Surgery) che riduce al minimo il trauma chirurgico.

 

 

Quali pazienti possono effettuare l’intervento per strabismo?

 

Solo una valutazione preoperatoria scrupolosa e completa unita all’esperienza del chirurgo su tutte le possibili tecniche di chirurgia potranno portare alla scelta della miglior strategia chirurgica per il caso specifico.

 

Follow up

 

I pazienti operati per strabismo vengono sempre controllati il giorno successivo all’intervento, dopo una settimana e dopo sei settimane. Successivamente si procede a visite con cadenza annuale.

 

Sono previste norme di preparazione all’intervento?

 

Non sono necessarie metodiche specifiche di preparazione all’intervento. Quando si è concordato l’intervento con il paziente, si programma l’usuale routine pre-ricovero in maniera non dissimile da quella di un qualunque intervento chirurgico (esami ematici di routine, ECG, visita anestesiologica con gli accertamenti ritenuti necessari dall’anestesista).

 

Alternative alla chirurgia

 

La chirurgia è spesso l’atto finale di una serie di processi diagnostico-terapeutici mirati a comprendere e, ove possibile, a risolvere le cause dello strabismo.

Nei bambini la chirurgia deve essere sempre preceduta, e spesso anche successivamente accompagnata, da un’attenta valutazione della funzionalità visiva in tutti i suoi aspetti, diventando infine la risoluzione di uno sgradevole e quanto mai disturbante inestetismo.

In alcuni strabismi degli adulti, essenzialmente in quelli con un angolo piccolo e in quelli che prevediamo siano in miglioramento spontaneo, nei quali spesso il sintomo prevalente è la visione doppia, una buona opzione terapeutica è offerta dalla correzione con lente prismatica inizialmente adesiva applicabile alla lente correttiva e successivamente incorporata alla stessa.